Intervista de "Il Mattino" al cardinale Matteo Zuppi

La svolta della Chiesa al Sud

In vista di un colloquio con il presidente del Consiglio Mario Draghi, il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei ha rilasciato a “Il Mattino” di Napoli un’intervista, ricca di indicazioni utili a comprendere il suo punto di vista sul ruolo che la Chiesa deve giocare nello sviluppo del Mezzogiorno. (Articolo di Angelo Scelzo, domenica 26 giugno 2022, pag.9)

Tema ineludibile quello del Mezzogiorno, da affrontare tenendo conto di una novità importante: il Recovery Plan, una sorta di “piano Marshall” per il terzo millennio, che si innesta in una svolta epocale: la Questione meridionale diventa mediterranea, il Mar Mediterraneo è il Mare nostrum e il Sud d’Italia può diventare l’asse centrale del cambiamento. Da tempo città come Napoli, Palermo, Bari attraverso il valore dell’accoglienza e un nuovo movimento culturale, mirano a costruire relazioni specialmente con i Paesi del Maghreb. Un percorso realizzato in questi ultimi anni attraverso documenti, visite dei pontefici, testimonianze di vita, ma ancora incompleto.” Non vanno trascurate le particolarissime problematiche delle aree interne, “i paesi dell’osso”, lungo la dorsale appenninica devastata da molti terremoti, tra cui quello rovinoso dell’Ottanta in Campania e Basilicata. I vescovi di queste zone hanno giustamente rappresentato i gravissimi problemi dell’abbandono e dello spopolamento in un documento importante, consegnato anche al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dal titolo significativo:” Mezzanotte del Mezzogiorno? Anche la Chiesa abita un paesaggio e una realtà diversa e nella quale deve in qualche modo ricercare il suo posto, poiché neppure ad essa niente è dato per scontato”

L’affermazione del cardinale che rivela il suo interesse per le aree interne è un invito a proseguire su questa pista, dove via via si aggiungono i Pastori di tante diocesi che soffrono dello stesso male, prima che questo diventi piaga incurabile. E rappresenta anche un mandato ad abbandonare logiche desuete di conservazione per essere sempre più “forza morale e maestra di etica”. In allegato, leggi tutto l’articolo.