Saluto dell’arcivescovo mons. Felice Accrocca per l’anno pastorale 2020-21

Siamo all’inizio di un nuovo anno pastorale, un anno particolare che, ci ha impedito di dare avvio alle attività in modo comunitario, come gli altri anni. Ci attendono situazioni dagli aspetti inediti e imprevedibili nei loro sviluppi, ma un punto certo è questo, come già ricordato ai sacerdoti nell’incontro che ho avuto con loro alla Madonna delle Grazie il sette settembre scorso: al centro della nostra riflessione e delle nostre attività pastorali ci sia la Parola di Dio. Con l’impegno e la volontà che caratterizzano le nostre parrocchie, ciascuno sceglierà modi e tempi più adatti al proprio cammino: lettura del vangelo in piccoli gruppi, meditazione del vangelo della domenica, studio di un vangelo con il metodo narrativo, vivendo i tempi liturgici alla luce della Parola di Dio.

Vorrei proporre una data per iniziare idealmente e simbolicamente tutti insieme: il 30 settembre, in cui la Chiesa fa memoria di san Girolamo, che ebbe il grande merito di tradurre la Bibbia dall’ebraico e dal greco in latino, rendendola di fatto accessibile a tutti.

Mettiamo in risalto questa memoria, intorno a quest’uomo che nelle grotte di Betlemme circondato da un cenacolo spirituale di donne portò a termine un’impresa titanica: rendere accessibile a tutti la parola del Signore.

Buon anno a tutti, con la speranza di poterci rivedere anche nei grandi incontri, per abbracciarci e stringerci la mano, nella consapevolezza che oggi occorre avere ancora prudenza e responsabilità. Abbiamo fiducia che il nostro lavoro ci porterà anche quest’anno a raccogliere frutti abbondanti.

(Video integrale visibile nelle edizioni del tg di TSTV)