XXVIII Giornata mondiale del malato

Domenica 9 febbraio alle ore 17,30 presso la parrocchia di S.Giuseppe Moscati in Benevento, si celebrerà, a livello diocesano, la XXVIII Giornata mondiale del malato dal titolo “Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro” . La celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo mons. Felice Accrocca è in programma alle ore 18. Il Vangelo, invita tutti noi, ad andare a Lui, noi che portiamo dei macigni nel cuore, che non capiamo che cosa ci stia accadendo, che non abbiamo ancora saputo risolvere i grandi interrogativi della nostra vita. Andiamo a Lui, noi che siamo sconvolti dalle disgrazie, dalla malattia, dal dolore e dalla sofferenza, dopo averli strenuamente combattuti, dopo averne cercato in ogni modo il «perché» … perché proprio «adesso», perché proprio a me, perché proprio in questo modo.
La Giornata Mondiale del Malato ha «lo scopo manifesto di sensibilizzare il popolo di Dio e, di conseguenza, le molteplici istituzioni sanitarie cattoliche e la stessa società civile, alla necessità di assicurare la migliore assistenza agli infermi; di aiutare chi è ammalato a valorizzare, sul piano umano e soprattutto su quello soprannaturale, la sofferenza; a coinvolgere in maniera particolare le diocesi, le comunità cristiane, le Famiglie religiose nella pastorale sanitaria; a favorire l’impegno sempre più prezioso del volontariato; a richiamare l’importanza della formazione spirituale e morale degli operatori sanitari e, infine, a far meglio comprendere l’importanza dell’assistenza religiosa agli infermi da parte dei sacerdoti diocesani e regolari, nonché di quanti vivono ed operano accanto a chi soffre». La memoria liturgica di Nostra Signora di Lourdes ci riporta nella piccola località ai piedi dei Pirenei, scelta da Maria per manifestare all’umanità intera la sua materna sollecitudine nei confronti dei malati. Lì, nella grotta di Massabielle, ai piedi della Vergine Immacolata, ogni uomo e ad ogni donna segnati dalla sofferenza e dalla malattia, così come coloro che se ne prendono cura, hanno quotidianamente la possibilità di sperimentare quella consolazione spirituale e quella grazia rigeneratrice che Dio concede, per mezzo di Maria, a quanti la implorano con fede sincera.