Nota dell'ufficio liturgico diocesano

San Biagio: unzione della gola in tempo di pandemia

La situazione sanitaria causata dal coronavirus continua a richiedere una serie di attenzioni che si riflettono anche in ambito liturgico. Dopo la nota della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti sulle disposizioni a cui dovranno attenersi i celebranti nel rito di imposizione delle Ceneri, si consiglia, per la Memoria di San Biagio, di seguire le seguenti indicazioni.

  1. Si preparino in precedenza i tamponi/batuffoli da utilizzare per il rito dell’unzione (un tampone/batuffolo può essere utilizzato per una sola persona, così da evitare qualsiasi contatto, analogamente a quanto avviene per il rito della Confermazione);
  2. formulata la preghiera di benedizione sull’olio, il sacerdote, rivolto ai presenti, pronuncia una volta sola per tutti l’invocazione: “Per intercessione di San Biagio, Vescovo e Martire, Dio ti liberi dal mal di gola e da ogni altro male”. Quindi, dopo aver asterso le mani e indossata la mascherina a protezione di naso e bocca, unge con il tampone/batuffolo di ovatta i presenti che si avvicinano a lui; qualora lo ritenga opportuno, può egli stesso avvicinarsi per l’unzione a quanti stanno in piedi al loro posto (come in molte parti avviene per la distribuzione dell’eucaristia), senza dire nulla.
  3. Al termine della celebrazione avrà premura di bruciare i batuffoli che sono stati utilizzati per l’unzione.