15 Novembre 2020: 4ª Giornata Mondiale dei Poveri

“Tendi la tua mano al povero” (Sir 7,32). Con le parole dell’antico libro del Siracide, Papa Francesco propone la sua riflessione per la IV Giornata Mondiale dei Poveri che si celebrerà in tutta la Chiesa Domenica 15 Novembre p.v.

È un Messaggio che entra direttamente nel drammatico momento che il mondo intero ha vissuto a causa del Covid-19, e che molti Paesi stanno ancora combattendo nella fatica di portare soccorso a quanti sono vittime innocenti.

La pandemia ci ha scossi e messi in discussione, evidenziando una fragilità universale: siamo tutti poveri sotto questo cielo. La povertà è il tratto distintivo del nostro essere uomini e donne del terzo millennio; la solidarietà e la compassione sono l’unica strada percorribile per riumanizzare questa società.

La lettera che il Santo Padre ci ha scritto in preparazione alla giornata, è un chiaro invito alla concretezza evangelica e contiene preziosi stimoli di riflessione, provocazioni che invitano alla conversione verso una fede sempre più incarnata e concreta.

  • La prima indicazione è che preghiera e solidarietà, culto e carità, sono inseparabili. Non esiste culto gradito a Dio che non apra il cuore del credente e non porti all’attenzione al povero. Un culto che è fine a se stesso è sterile e non conduce a Dio. Nel servizio al povero e nella condivisione dobbiamo trovare le radici della nostra identità cristiana.
  • La seconda indicazione è che la Carità è il respiro del cristiano, sta nel suo battito cardiaco, circola nelle sue vene. Non è qualcosa da fare, a cui dedicare «del tempo», ma una dimensione esistenziale permanente. Il cristiano è chiamato ad essere carità, non a fare carità: ciò apre una riflessione su come gestiamo i nostri beni, su come le nostre famiglie riescano ad aprirsi a chi è nel bisogno, a come ci sforziamo di seminare Speranza intorno a noi.
  • La terza indicazione è che la Carità non è delegabile ad altri o “ad alcuni di noi”, ma interpella l’intera Comunità dei credenti, in ciascun suo membro e nell’assemblea. Le nostre comunità sono chiamate a mettere al centro della loro vita proprio le fragilità dell’umano; a stringersi attorno a quanti vivono la prova della sofferenza, della malattia, del fallimento, della povertà, della migrazione; ad annunciare Speranza a chi l’ha perduta.
  • La quarta è che la Carità comporta la responsabilità di mettersi dalla parte del povero, gridare in suo nome, promuovere azioni di giustizia sociale che diano a tutti le medesime opportunità e chiedano a tutti responsabilità. È un richiamo a recuperare una dimensione «politica», nel senso più alto dell’espressione: la Chiesa ha davanti a sé il modello della Gerusalemme celeste, in cui non esistono emarginati e afflitti, dimenticati e soli.
  • La quinta indicazione riguarda infine l’annuncio della Carità sperimentata. Il Bene che ogni giorno vien fatto va comunicato, messo in circolo, testimoniato, perché la Carità chiede di essere annunciata, promossa, contagiata. In tal modo si potrà essere testimoni di Speranza cristiana. Le nostre comunità, dove troppo spesso circolano brutte notizie e pettegolezzi, devono – oggi più che mai – crescere in questo aspetto: parlare del Bene, testimoniare le emozioni che il servizio degli ultimi ci offre.

 

La pandemia, come scrive Papa Francesco, ci ha aiutati a maturare “l’esigenza di una nuova fraternità, capace di aiuto reciproco e di una stima vicendevole”. Si è dunque aperto il tempo di una nuova fraternità, fondata sulla relazione, l’incontro e la fiducia. […]«Tendi la mano al povero», dunque, è un invito alla responsabilità come impegno diretto di chiunque si sente partecipe della stessa sorte. È un incitamento a farsi carico dei pesi dei più deboli”.

Auguro a tutti noi di vivere in pienezza questa 4ª Giornata Mondiale dei Poveri, perché possa realmente aprire a ciascuno di noi e alle nostre Comunità la strada verso una maggior consapevolezza cristiana.

Alle Caritas parrocchiali rivolgo la preghiera di farsi promotrici, insieme ai loro Parroci, di proposte pastorali mirate alla sensibilizzazione delle Comunità, all’inclusione sociale di quanti vivono l’esperienza della marginalità sociale o alla creazione di un’Opera che sia segno e testimonianza permanente di una Chiesa che tende la sua mano al povero.

 

Vi chiedo di condividere le vostre iniziative con noi, inviando info e foto a:

segreteriacaritas@diocesidibenevento.it

 

Benevento 09/11/2020

Dedicazione della Basilica Lateranense

 

                   don Nicola De Blasio

                                                                                                                          Direttore Caritas

 

Vi ricordo che venerdì 13 Novembre 2020 alle ore 16:30 presso il Salone “Leone XIII” nel Palazzo Arcivescovile, sarà presentato il nostro dossier annuale sulle povertà e l’esclusione sociale dal titolo:  “Umanità al bivio: l’emergenza che divide, la fraternità che unisce”. A seguito delle disposizioni ministeriali per il contenimento del COVID-19, l’evento sarà in presenza esclusivamente per i giornalisti e trasmesso in diretta sul Canale 98 del digitale terreste della emittente diocesana TSTV e in streaming sulle pagine Facebook della Diocesi e della Caritas di Benevento.

Nella seconda settimana di Dicembre organizzeremo la distribuzione del

4ª PANIERE ALIMENTARE COVID-19

chi vuole sostenere questa iniziativa diocesana può contribuire inviando le offerte con le seguenti modalità:

  • pro manibus: presso l’ufficio Economato della Curia o direttamente in Caritas presso la Cittadella della Carità “Evangelii gaudium” in Via San Pasquale, 11;
  • Bonifico Bancario sul conto corrente di Banca Etica intestato a:

Arcidiocesi di Benevento – Caritas

IBAN:  IT89 Q 0501 8034 0000 0011 602885

           Causale: “4° Paniere alimentare COVID-19”