Oggi, 31 marzo 2022, termina lo stato di emergenza imposto dalla pandemia da covid-19. In sintonia con le indicazioni della Conferenza Episcopale Italiana (cf. Nota del 25 marzo c.a.), si richiede che:
- nei luoghi di culto al chiuso si acceda – fino a nuova indicazione – «sempre indossando la mascherina»;
- anche se non è più obbligatoria la distanza di un metro tra i partecipanti, si cerchi di evitare assembramenti (in entrata e uscita), continuando la pratica dell’igienizzazione delle mani all’ingresso dei luoghi di culto e mantenendo vuote le acquasantiere;
- al momento dello scambio di pace ci si astenga ancora dalla stretta di mano o dall’abbraccio, mentre i Ministri continuino a indossare la mascherina e a igienizzare le mani per distribuire l’Eucaristia (sulla mano);
- per l’igienizzazione degli ambienti, «si abbia cura di favorire il ricambio dell’aria sempre, specie prima e dopo le celebrazioni».
- Si chiede infine di non partecipare alle celebrazioni a chi mostri «sintomi influenzali» e a «chi è sottoposto a isolamento perché positivo al covid-19».
È inoltre «possibile riprendere la pratica delle processioni» già dalla Settimana Santa, tenendo fede all’indicazione data dalla Conferenza Episcopale Campana (cf. Comunicato dell’8 marzo c.a.), per cui resta «l’obbligo previsto delle necessarie autorizzazioni di pubblica sicurezza e di tutela sanitaria da parte delle autorità civili», nella consapevolezza che «il tempo che viviamo con le nuove povertà e le emergenze umanitarie ci chiama a riscoprire il valore della sobrietà ed esige segni concreti di solidarietà».