Si è svolto, giovedì 16 Marzo, nella “Sala Vergineo” del Museo del Sannio di Benevento, il convegno “Benessere e Promozione Familiare”.
L’incontro è stato organizzato dalla Caritas Diocesana di Benevento in collaborazione con la Chiesa Cristiana “Fiumi di Grazia” guidata dal Pastore Roberto Sferruzzo.
Ha introdotto l’evento don Nicola De Blasio, Vicario Episcopale per la Carità della Diocesi di Benevento: “E’ importante essere presenti a più voci, nella nostre società – ha detto don De Blasio – perché il dialogo, l’incontro al di là della fede religiosa, cioè i “ponti” costruiti con le parole, puntano a formare la nuova generazione e ad educarla ad accettare l’Altro come una ricchezza e non come un ostacolo. Ad essere, cioè, “resilienti” rispetto alla diversità delle culture”, ha concluso il Direttore della Caritas diocesana.
“Oggi l’idea di famiglia è in crisi e questo destruttura la creazione di un’ identità” – ha spiegato Mauro Adragna, psichiatra impegnato nell’evangelizzazione – che nel suo intervento ha voluto principalmente sottolineare i problemi che nascono nei ragazzi a causa della perdita del ruolo formativo come modello educativo della famiglia.
Eterogenee le caratteristiche emerse dall’analisi della rilevazione avvenuta attraverso i questionari sulla resilienza somministrati ai 91 ragazzi dei quattro istituti coinvolti nel progetto. I risultati dell’analisi sono stati illustrati dalle psicologhe Caritas Evelin Di Mella, Giada De Girolamo e Anna Serenelli. Nello specifico, è stato immaginato che i punteggi ottenuti ai test, che costituiscono la batteria, offrano una panoramica sui fattori di rischio, che possono incidere sul fenomeno dell’abbandono scolastico ma anche di quei fattori protettivi che aiutano il giovane ad affrontare le sfide incontrate nel corso della crescita. A partire da questi presupposti, ulteriore obiettivo della ricerca è supportare scientificamente le attività laboratoriali previste nel progetto, in modo da garantire ai ragazzi coinvolti una reale possibilità di messa in gioco dei propri punti di debolezza ma anche di consapevolezza delle risorse personali e relazionali che li contraddistingue.
“La proposta di un impegno attivo nel sociale da parte dei giovani, previene la possibilità che diventino facile preda della comunità oggi corrotta dalla ludopatìa e dall’azzardo – ha spiegato il Coordinatore Caritas Angelo Moretti – che sono i due fattori di rischio sui quali, come famiglie, dobbiamo concentrare i nostri sforzi educativi”.
l convegno si è concluso con i saluti di don Ivan Bosco, direttore dell’Ufficio Ecumenico Diocesano, che ha sentito la necessità di ringraziare le due Chiese, sottolineando che solo attraverso l’incontro e il dialogo interreligioso si può apportare un cambiamento concreto alla comunità. Proprio sul tema dei pericoli della ludopatìa si terrà oggi, 17 marzo 2017, l’incontro con tutti gli Studenti coinvolti nel Progetto “Giovani ResiliEnti”. Dalle 17.00, i 91 ragazzi saranno ospitati dall’Orto di Casa Betania, Opera Segno Caritas, per un pomeriggio di incontro e condivisione delle esperienze che stanno vivendo nei quattro Centri Caritas che hanno scelto e soprattutto per parlare di come evitare i rischi del gioco d’azzardo che, stando alle ultime rilevazioni nazionali, colpiscono soprattutto i giovani e i giovanissimi, attratti dalle sale giochi presenti ormai ovunque.
All’incontro hanno annunciato la presenza anche gli esercizi commerciali che hanno aderito alla Campagna #noslot #noazzardo di Caritas Benevento.