Quale restauro oggi?

La  manifestazione/evento dal titolo “Teoria e Pratica del Restauro” prevista per questo mese di giugno e articolata in cinque giornate  (7,14,15,21,28) ha registrato questa settimana due importanti incontri:

  • presso il Santuario di San Ciriaco Diacono e Martire di Torre le Nocelle il giorno 14 giugno dove, prendendo a pretesto il progetto di restauro del santuario torrese, i relatori hanno affrontato il tema dell’approccio multidisciplinare  e degli effetti che un buon restauro genera anche sulle popolazioni locali e sul rafforzamento del carattere identitario dei luoghi. In particolare il prof. don Michele Antonio Bianco ha tenuto una dissertazione sull’origine e diffusione del culto di San Ciriaco e il prof. Massimo Visone dell’Università Federico II ha illustrato come gli eventi sismici nel corso dei secoli hanno interferito sulla conservazione dei beni culturali; di pari passo ha delineato la curva evolutiva della disciplina del restauro. La giornata si è conclusa con la descrizione e presentazione dei lavori in corso dell’edificio di culto da parte dei progettisti architettonici (arch. Amata Verdino e ing. Olivieri Francisco Mario) e dei restauratori della facciata settecentesca dell’edificio come trasformata nel corso del XX secolo (Martino del Mastro e Antonietta Petruzzielo per Pheliana Restauri srl di Avellino).
  • presso il teatro romano di Benevento il 15 giugno. Nel corso di questo terzo incontro è stato affrontato il tema del restauro archeologico con particolare riferimento alle strutture classiche dedicate allo svago (teatri e anfiteatri). I relatori che si sono avvicendati hanno descritto (arch. Alfredo Balasco) la struttura beneventana e il suo apparato decorativo sottolineando anche le differenze ed affinità di questo teatro con altri esempi illustri dell’antichità come ad esempio il teatro di Marcello a Roma; hanno altresì raccontato le vicende del teatro di Benevento e della sua messa “in luce” nel corso del XX secolo (direttore Giacomo Franzese e Ferdinando Creta) ovvero del continuo riaffioramento delle antiche strutture destinate nei secoli scorsi ad altri usi. Inoltre Il direttore del Museo dei Campi Flegrei dott. Fabio Pagano ha relazionato in merio alla evoluzione delle strutture antiche di teatri e anfiteatri, della loro decadenza e trasformazione funzionale nel corso dei secoli e della successiva appropriazione di tali edifici da parte delle famiglie nobili per ricavarne le proprie residenze. La soprintendenza di Caserta e Benevento è stata rappresentata dal dott. Foresta che ha inserito il progetto in corso di restauro e consolidamento del teatro romano di Benevento in una lunga lista di attività di valorizzazione e recupero di beni archeologici in atto in territorio comunale.